Quando pensiamo al groove in musica, pensiamo al cuore pulsante della traccia.
Ma cosa si intende per groove in musica?
In questo articolo – estratto dalla LEZIONE 1 del CAPITOLO 2 del corso FULL di MAT ACADEMY – si esamina come costruire un GROOVE vincente.
Cominciamo.
Kick, snare, hats, toms, etc. sono tutti elementi con un ruolo ed un’identità sonora che interagiscono bene tra di loro in una sessione ritmica; tuttavia è necessario imparare a conoscerle e controllarne i parametri per dargli quella capacità espressiva chiamata Groove, e capire anche il ruolo di ogni elemento per poter agire in modo creativo nella costruzione di un drum kit.
In musica, alla base di un groove vincente ci sono due concetti principali:
Elementi su cui agire –> L’obiettivo: creare groove “interessanti” che riescono a tenere l’attenzione alta (Stabilità ma innovazione).
Capire il ruolo di ogni elemento –> Obiettivo: liberare la creatività avendo capito il ruolo e non essendo più legato ad un suono specifico.
•1 –> Quando si va a definire lo scheletro e la struttura ritmica della nostra traccia dobbiamo sempre tenere a mente come funziona il nostro cervello: abbiamo bisogno di stimoli costanti per non perdere l’attenzione.
La domanda quindi è “come facciamo a tenere alta l’attenzione di un ascoltatore con un groove?”
La risposta è semplice: la chiave sta nell’ evoluzione dei micro e dei macro elementi nel tempo.
Quali sono questi micro e macro elementi?
Un suono “ritmico” può essere definito tale dal suo stesso inviluppo = un forte transiente d’attacco.
Quindi quali sono gli elementi micro e macro su cui possiamo agire per creare variazione in un groove che tiene sempre lo stesso andamento ? Ve ne sono 5:
Accenti (velocity)
Posizione nella griglia
Pitch
ADSR del singolo elemento del groove
FX
PROVA:
- Accenti –> Gli accenti sono determinati dalla singola velocity di ogni elemento à prova a variare l’ampiezza della velocity degli elementi che fanno correre un groove come gli hi hats aperti/chiusi e noterai un cambiamento dinamico “umanizzato”
- Posizione nella griglia –> Non allineate mai perfettamente i vostri elementi del groove seguendo la griglia, togliete o aggiungete qualche ms di ritardo per creare variazione dinamica; apparentemente il risultato vi sembrerà cambiare poco ma quando ascolterete nel complesso il vostro drum set, noterete la differenza.
- Pitch –> Giocate con le automazioni di Pitch sugli elementi del groove, come gli hi hats o le low percussion! Il risultato sarà inaspettato e davvero incisivo.
- ADSR –> Cambiate l’inviluppo di un suono per inserire una novità : accorciate/allungate il decay, smorzate l’attacco o mettere il suono in reverse.
- FX –> Utilizzate le automazioni con vari FX, come riverberi e delay ma solo su un colpo! Creerà una grande dinamica: pensate ad un crescendo di riverbero (con un decay molto lungo) con un automazione lunga 8 battute prima di un drop : arriverete alla fine con un’apertura incredibile.
•2 –> Una volta individuati gli elementi principali del vostro groove e il ruolo che ricoprono, liberate la creatività : sostitute quegli elementi con suoni concreti come ad esempio à un barattolo di metallo al posto dello snare, l’acqua che sgorga per fare gli shaker, un mazzo di chiavi etc.
Questa lezione è stata offerta dalla MAT-ACADEMY ed è solo un piccolo estratto del CAPITOLO 2 sulle drums.
Ecco il programma completo del corso:
- Intro & mindset
- Le drums
- Il basso
- La sintesi sonora dalle origini ad oggi
- Gli armonici
- Il corretto flusso di registrazione
- La struttura perfetta di una traccia
- Il mix & il mastering
- Industria musicale, marketing e le leggi