Ci sono diversi fattori che influenzano la percezione sonora di una cassa monitor
Innanzitutto, è importante capire che il senso dell’udito non è mai uguale per tutti. Ognuno ha un ascolto diverso, ognuno percepisce le frequenze diversamente dagli altri e addirittura la stessa persona percepisce diversamente i suoni da un orecchio rispetto all’altro.
Il risultato?
Anche le sensazioni personali fanno sì che un monitor possa risultare più o meno efficace (per quella persona). Il più delle volte il risultato ottimale si ottiene sì da un monitor efficientemente buono, ma soprattutto con l’esercizio continuo, con l’abituarsi a quel monitor specifico all’interno di quel determinato ambiente, lavorandoci di continuo, confrontando poi il lavoro fatto su quei monitor su altri impianti e così via.
Ovviamente è possibile scegliere una cassa monitor audio di fascia alta che oggettivamente è più prestante rispettando fedelmente al meglio tutto lo spettro di frequenze.
E’ importante comprendere anche che non è solo la qualità del monitor che permette una riproduzione chiara e pulita dell’audio.
E’ altrettanto importante capire l’ambiente dove i monitor vengono utilizzati. Infatti, le risonanze dell’ambiente, le fasi e le controfasi, dovute dalle rifrazioni sonore all’interno della vostra stanza, sono tutti elementi che andranno a discapito anche dei migliori monitor in circolazione.
A questo punto cari lettori potete capire come sia praticamente impossibile dare un verdetto sui monitor migliori. D’altro canto, negli anni abbiamo individuato alcune linee guida che possono sicuramente essere d’aiuto.
Ecco quindi i nostri 4 passi per la scelta della cassa monitor studio.
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BUDGET e TRATTAMENTO ACUSTICO
Capire quanto potete spendere è importantissimo perché sarà il primo paletto da tenere in considerazione per non perdere tempo. Infatti, tenete presente che il primo grande passo per “sentire meglio” sarà trattare acusticamente la vostra stanza, ancor prima di acquistare i monitor. Esistono kit e procedure che vanno da poche centinaia di euro, fino ad arrivare a soluzioni da migliaia di euro. Una buona regola in questo caso è destinare il 35% del vostro budget dedicato ai nuovi monitor per il trattamento acustico, nel caso non abbiate già fatto! (esempio: volete investire 500 euro per i monitor? Spendetene 325 per i monitor e 175 per un paio di bass trap e qualche pannello diffusore – più dettagli al riguardo in un prossimo articolo).
Due esempi di studio con TRATTAMENTO ACUSTICO. A sinistra uno studio trattato con pannelli VICOAUSTIC che con materiali in legno e velluto oltre a garantire un’ottima qualità e altissima efficacia arredano anche il vostro studio. A destra un KIT standard di pannelli, più economici, che trovate già preconfezionati a seconda delle dimensioni della vostra stanza
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SCEGLIERE LE DIMENSIONI GIUSTE DEI VOSTRI MONITOR
Capito il budget disponibile per i monitor, bisognerà capire la dimensione giusta del vostro monitor in base anche alla vostra postazione. La misura dei monitor è di solito definita dalle dimensioni del woofer. Questa misura viene espressa in pollici (es. 5”). Ovviamente più alto sarà il numero dei pollici, più grande sarà il woofer e di conseguenza anche il monitor. Inoltre, più grande è il woofer maggiore sarà anche la definizione sulle basse. Forse viene automatico pensare che un ambiente grande avrà bisogno di un monitor più grande. Ma non è sempre così, sarà più importante la distanza tra la vostra postazione e quella dei monitor, misura chiave per indicarvi le giuste dimensioni.
Infatti, minore sarà la distanza, minore sarà la necessità di avere un monitor di grandi dimensioni. Se invece si è lontani dai monitor allora si può osare su woofer più grandi. Generalmente suggeriamo monitor da 5” per distanze (formando un triangolo equilatero monitor/postazione) intorno i 70 cm a salire fino agli 8” per distanze intorno 1,5 metri. E’ importantissimo però apprendere che in ambienti non trattati, anche nel caso abbiate più spazio, è sempre meglio mantenere distanze ridotte dai vostri monitor optando per casse con woofer da 5/6”. Per finire, evitate l’errore di SOVRADIMENSIONARE i vostri monitor. Avere 8’’ di woofer in una stanza di 4 o 5 metri quadri creerà enormi problemi sulle frequenze basse che risuoneranno in modo incontrollato nella stanza rovinando il vostro suono.
Esempi di MONITOR di diverse dimensioni
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ASCOLTATELI PRIMA DI COMPRARLI
Per quante letture su internet, consigli di tecnici, consigli di chi ha comprato quel monitor e provato quegli altri, nulla vale quanto il vostro orecchio! siete voi quelli che dovrete giudicare e soprattutto lavorarci. Andate nel negozio di zona più fornito e fate delle prove, su più generi di musica. Suggeriamo di portare con voi alcuni brani inerenti al vostro genere e altri differenti. Ad esempio un buon pezzo di classica non guasta mai perché è un genere con grande escursione dinamica (da silenzi fino ad alti volumi) e timbri molto accesi e vivi. Durante l’ascolto dovrete valutare come più idonee quelle che non enfatizzano in modo particolare nessuna frequenza e quindi scegliere quelle che vi sembrano più nitide e pulite su tutto lo spettro di frequenze. IMPORTANTISSIMO: ascoltate, a confronto o addirittura iniziando proprio da li, QUALCHE MODELLO TRA QUELLI DI GAMMA ALTISSIMA per farvi un’idea e POI PASSATE A QUELLE CHE AVETE SELEZIONATO IN BASE AL VOSTRO BUDGET, provando i vari modelli.
Ricordate NON STATE COMPRANDO UN HOME TEATRE ma un MONITOR DA STUDIO quindi pulizia sonora e zero enfatizzazione di frequenze. Vedrete sarà più facile di quanto sembra! Ascoltando più modelli vi renderete conto di quelle più giuste e adatte a voi. Probabilmente il rivenditore avrà un “muro” di monitor con tanti modelli, quindi a ogni ascolto di ogni monitor posizionatevi nel giusto spettro sonoro (la solita regola del triangolo equilatero).
Una volta acquistate, chiedete al negoziante di mostrarvi anche qualche modello di disaccoppiatori per monitor. Vanno posizionati sotto i vostri monitor e servono ad isolarli da ciò che si ha sotto (scrivania, desk professionale ecc ecc…) così da evitare fastidiose e pericolose risonanze e ridondanze soprattutto sulle basse. Ce ne sono diversi modelli da quelli economici in poliuretano (circa 30 euro la coppia) fino a quelli di altissima gamma.
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PORTATE A CASA I VOSTRI MONITOR E POSIZIONATELI NEL PUNTO CORRETTO
Ci siamo, avete acquistato i vostri monitor, ora ambiente trattato o meno è importantissimo collocarli nel modo corretto. Come fare? Una delle regole principali vuole che i monitor con l’ascoltatore formino un esatto triangolo equilatero. Questo è vero soprattutto in un ambiente ben trattato. Per esperienza vi assicuriamo che la giusta posizione è da testare, ovviamente è molto vicina al famoso triangolo equilatero, ma consigliamo di posizionarvi nella posizione di ascolto, quindi seduti sulla vostra sedia di lavoro, e di iniziare l’ascolto partendo dal triangolo equilatero e di muovere poi leggermente le casse allargando o stringendo la loro posizione compresa l’angolazione fin quando non sentite il suono veramente pulito, che vi piace, senza ridondanze. In alcuni casi (dipende dall’ambiente) la posizione ideale è con la vostra postazione leggermente all’interno di questo triangolo equilatero, quindi con l’apice dell’angolo del triangolo esattamente poco dietro la vostra testa. Ma fate attenzione, non posizionateli mai troppo vicini a muri di fondo o ad angoli. Inoltre cercate di posizionare l’orecchio all’incirca all’altezza del Tweeter (per casse a più vie). Ultima regola, dovreste essere in grado sempre di vedere i coni delle casse direttamente senza nulla che si frapponga.
L’immagine mostra un corretto set-up di partenza dei vostri MONITOR. L’ascoltatore forma un triangolo equilatero con le casse, da questa posizione si fanno poi gli ultimi spostamenti ed accorgimenti finali fin quando non percepite il suono più pulito possibile.
Per concludere però, ci piace darvi il consiglio principale: focalizzatevi sul produrre qualcosa che valga la pena ascoltare, altrimenti anche il miglior monitor non potrà fare nulla per voi!
A QUESTO PUNTO BUON LAVORO E IN BOCCA AL LUPO PER LE VOSTRE PRODUZIONI
Alex Tripi
Nello Greco
A.k.a The ReLOUD
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