Abbiamo provato a creare dei brani con il tool di Meta, analizzandone limiti e possibilità per producer e DJ.
INDICE
-
Indice:
- Introduzione
-
AudioCraft: L’Intelligenza Artificiale di Meta
MusicGen: Generazione di Brani Musicali
AudioGen: Creazione di Effetti Sonori
EnCodec: Compressione Audio di Alta Qualità -
La Nostra Esperienza con MusicGen
Il primo tentativo
La seconda Chance - Conclusioni sul tool
- Le nostre riflessioni
Introduzione
Nel mondo in continua evoluzione della produzione musicale e dell’audio, dove le IA trovano sempre più spazio, esplorare nuove frontiere creative è fondamentale.
Ed è proprio in questo contesto che ci siamo avventurati nella scoperta di AudioCraft, l’intelligenza artificiale targata Meta.
AudioCraft: L’Intelligenza Artificiale di Meta per la Creazione Musicale
AudioCraft, in realtà è un ecosistema di intelligenze artificiali con scopi diversi ma complementari e si suddivide in MusicGen, AudioGen e EnCodec:
1.MusicGen:
Apprende da musica di proprietà di Meta e con brani con licenze specifiche
Genera musica da input testuali dell’utente
Adatto per la creazione di brani musicali
2. AudioGen
Apprende da effetti sonori pubblici
Genera audio da input testuali dell’utente
Ideale per la creazione di effetti sonori realistici
3. EnCodec
Comprime file audio con una qualità sempre maggiore
Utilizzato in combinazione con i modelli MusicGen e AudioGen
La Nostra Esperienza con MusicGen
Abbiamo quindi iniziato ad usare MusicGen, affascinati dall’idea di generare musica originale partendo da un semplice prompt di testo.
L’interfaccia è molto semplice ed è possibile inserire, oltre al prompt di testo, anche dei file audio o canticchiare qualcosa al microfono.
Il primo tentativo
Abbiamo scelto di inserire solamente un prompt di testo con la questa richiesta:
“Crea un brano ispirato al tramonto in spiaggia d’estate, con una melodia felice ed orecchiabile”
Dopo aver cliccato su “Genera”, abbiamo atteso con curiosità il risultato ed AudioCraft ha risposto generando una traccia musicale in circa 92 secondi.
Il risultato in realtà è stato abbastanza deludente e ci ha fatto capire che l’IA associa la chiatarra all’idea di spiaggia, ma non è riuscita a creare una melodica coerente, facendo un mappazzone di sample con note un pò a caso.
La seconda chance
Abbiamo deciso però di dare un’altra chance al tool di Meta, modificando leggermente il prompt per vedere come avrebbe influenzato il risultato.
Abbiamo optato per: “Crea un brano ispirato al tramonto in spiaggia d’estate, con una melodia felice ed orecchiabile ispirata alla funky house”
Questa volta il risultato, per quanto sgrammaticato, si è avvicinato alla nostra idea e al prompt iniziale.
Conclusioni sul tool
In conclusione, il nostro esperimento con AudioCraft ci ha fornito una prospettiva interessante sulle attuali capacità di questi strumenti di generazione audio. Abbiamo constatato che, al momento, questi strumenti possono risultare particolarmente utili a coloro che cercano brevi jingle o effetti audio e che non dispongono delle competenze necessarie o delle risorse economiche per crearli in modo tradizionale, ovvero avvalersi di professionisti o imparare con dei corsi. Eppure, questa esperienza ci ha anche offerto un’opportunità preziosa per comprenderne meglio il potenziale nel panorama dell’industria musicale.
Le tecnologie come queste sono ancora in una fase di sviluppo, e sebbene possano non essere completamente mature per un uso professionale nell’industria musicale, rivelano il percorso futuro che queste nuove tecnologie potrebbero intraprendere nel settore.
In definitiva, con un semplice prompt di testo, presto sarà possibile dar vita a dei brani completi, aprendo nuove porte creative nell’industria musicale.
Le nostre riflessioni
Questo nuovo avanzamento tecnologico porterà con sè polemiche e creerà inevitabilmente delle fazioni tra chi è sostenitore ed utilizzerà questo tipo di tool e chi riterrà semplicemente questa, l’ennesma scorciatoia offerta agli incompetenti per darsi un’aurea da artista.
In fondo è sempre stato così e probabilmente questa sarà l’ennesima diatriba ad aggiungersi a quelle mai sopite come tra chi sostiene l’analogico a discapito del digitale, il pc al posto dei giradischi o i party ai social.
Le opinioni si divideranno probabilmente tra chi riterrà questi tool l’ennesima risorsa da sfruttare per creare un sound unico e originale, e chi penserà che tecnologie come queste servano solamente a creare musica standardizzata.
Forse però la realtà sta, come per quasi tutte le cose, nel mezzo, voi cosa ne pensate?Siete pronti ad abbracciare queste nuove tecnologie nel vostro percorso musicale?